SOLDATO BLU (SOLDIER BLUE) |
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di Ralph Nelson, con Candice Bergen, Peter Strauss, Donald Pleasence
(Stati Uniti, 1970)
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Gli indiani non sono più cattivi, i cattivi sono i bianchi. Si affannano in tanti a dircelo, ora. Ma con risultati dissimili. Penn (LITTLE BIG MAN), Polonsky (WILLIE BOY) ed ora qui, con particolare veemenza, Nelson. Questi ha scelto la strada più diretta, certamente con meno delicatezza (e arte) degli altri due. Il sistema del pugno allo stomaco, del realismo violento, del riferimento (al Vietnam coi suoi massacri, naturalmente) cucito con lo spago grosso. Tutto questo è encomiabile, anche se un po' sospetto. Perché era prima che bisognava farlo, e non adesso che va anche di moda. Ma è soprattutto ambiguo: perché condannare la violenza va bene. Ma condannarla "usandola" è meno onesto. Condannarla e sfruttarlo a fini spettacolari, con una compiacenza, a volte anche maldestra, può essere controproducente e rivelatore.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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